IL CINEMA

Rocca delle Macìe, il cinema e il vino sono imprescindibili l’uno dall’altro. Numerosi sono i successi cinematografici che Italo Zingarelli ha regalato agli italiani, tra cui "Lo chiamavano Trinità...", "...Continuavano a chiamarlo Trinità", "Più forte ragazzi" e "Io sto con gli Ippopotami", oltre alle co-produzioni di successo internazionale come "C’eravamo tanto amati".
Italo nell’arco della sua attività ha distribuito circa 80 film che ancora oggi sono presenti nei mercati di tutto il mondo. La Rocca delle Macìe “Cinema” (il ramo cinematografico dell’azienda Chiantigiana) dispone di una cospicua ed importante Library ed è un punto di riferimento internazionale della cinematografia italiana.

PICCOLO MUSEO TRINITA’50
a Italo Zingarelli

In occasione delle celebrazioni del 50° anniversario dell’uscita di “Lo chiamavano Trinità…” la Famiglia Zingarelli inaugura un’esposizione dedicata a Italo Zingarelli, innovativo produttore cinematografico che nel Dicembre 1970 diede vita allo straordinario “blend” di due grandi ed amatissimi attori – Terence Hill e Bud Spencer – divenuto uno dei più grandi successi del Cinema italiano.
Nel 1970 Italo scommette con coraggio su un’intuizione originale, nata dalla creatività del regista Enzo Barboni: un film western innovativo, orientato al buonumore più che alla violenza. Forse anche favoriti dal passato di pugile di Zingarelli, i cazzotti prenderanno il posto delle pallottole, nel futuro cult mondiale “Lo chiamavano Trinità”. Qui entrano nella storia gli altri due protagonisti: è infatti ancora Italo a imporre come star della pellicola i giovani ma già affermati attori Mario Girotti e Carlo Pedersoli, creando di fatto il leggendario duo Spencer/Hill e spianando la strada all’affermarsi del loro mito in tutto il mondo. Dopo il record di incassi di Trinità, Zingarelli produce e gira altri film con Bud e Terence, riconoscendo il potenziale della coppia di superare i confini del genere.


“Un connubio che ha segnato la storia del Cinema e che si deve alla lungimiranza di nostro padre Italo” – dichiarano i figli Fabio, Sandra e Sergio – “il quale fu capace di leggere in quelle sceneggiature il desiderio – in un’Italia che viveva le prime importanti difficoltà economiche e sociali – di riemergere e ripartire, con Forza e Leggerezza”.
La Galleria – che include in esposizione cimeli dei set, foto di scena inedite, documenti, props di scena – è a completo godimento e fruizione, come una movie destination nel cuore del Chianti Classico, per le migliaia di fan, ancora attivi e partecipi in tutto il mondo.
Direzione Artistica: Officina Grafica di Firenze
”Non abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente Italo Zingarelli ma abbiamo il privilegio di collaborare con i suoi figli e nipoti da più di un decennio. “Trinità 50” ci ha permesso di immergerci nello straordinario mondo di “Lo Chiamavano Trinità…”, film del quale conosciamo a menadito gli esilaranti dialoghi, le spassose espressioni facciali e le divertenti scazzottate.
Un sincero ringraziamento alla famiglia Zingarelli e, in particolar modo, a Fabio, Sandra e Sergio.” Tommaso e Vincenzo.

Sempre aperto, ingresso gratuito.

1930

“Un uomo con una parola sola.”
Così amava definirsi Italo, una carriera di 40 anni nel Cinema e 30 nel Vino. Uomo generoso, amante della vita e dotato di grande intuizione.

1964

“Ma a che stiamo giocando? Al Lotto? No, al botto Ciccio perdona… io no!” Si diverte con Franco e Ciccio, “canta” con Little Tony e inizia ad imporsi nel mondo cinematografico. A soli 28 anni produce il primo film.

1969

“Sto con la Rivoluzione! Un esercito di cinque uomini!”
Da Produttore Cinematografico a Regista… oltre 50 produzioni e 3 regie. Una carriera che corre grazie anche alla sua lungimiranza.

1970

“Emiliano non tradisce, gringo. Emiliano dice tutto, gringo!”
“Lo Chiamavano Trinità”. La consacrazione del “blend” Bud Spencer e Terence Hill, uno dei più grandi successi del Cinema italiano.

1971

“Se tu sei sveglio, io non dormo, fratello!”
“Continuavano a Chiamarlo Trinità…” il più grande successo, campione d’incassi assoluto nella stagione 1971-1972, ancora oggi riempie le case degli italiani e non solo.

1972

“Dispari. Tu c’hai le dita truccate.” Più forte ragazzi
“Una colonna era la mia” Italo dopo la demolizione del Casinò di Cannes, il salotto del “Mondo del Cinema” degli anni ’70.

1973

La nascita di Rocca delle Macìe in Chianti Classico.
Dal Cinema al Mondo del Vino, un sogno che diventa realtà! Ha inizio quella storia infinita che lega l’arte di fare il vino alla vita dell’uomo.

1974

“C’eravamo tanto amati”
La cooproduzione di un grande cult internazionale.

1979

“Quanto volete? Almeno il doppio. Io sto con gli Ippopotami.”
L’ultimo grande progetto che Italo ha vissuto in prima persona come produttore e regista. 

Dopo il Cinema, il Vino. Un intreccio tra pellicole, Famiglia e Passione.

CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITÀ
(1971)

PIÙ FORTE RAGAZZI
(1972)

IO STO CON GLI IPPOPOTAMI
(1979)

LO CHIAMAVANO TRINITÀ
(1970)